venerdì 19 febbraio 2010

TERRA DI BARGON

E’per tutti il figlio dell’americano Roberto Bonfiglio di Terra di Bargon a Riomaggiore(Sp). Suo padre negli anni’30 del secolo scorso era stato costretto ad emigrare.Andato in pensione dall’Arsenale si dedica con amore al suo nuovo lavoro a tempo pieno: il vigneron di sciacchetrà. E’ riuscito nel suo intento,costruire una cantina-scrigno dove riunirsi con gli amici. Lì, dove c’è la storia della sua famiglia di vignaioli da quasi 80 anni, si sono recuperate non solo le vecchie pietre a vista, ma anche i ricordi. E’ dunque un conservatore e lo è anche nel vino(fermenta sulle bucce, pigia con un torchio idraulico e affina in acciaio).Avendo 5 fratelli ha un grosso aiuto da tutti oltre che dalla moglie Alessandra, milanese,grande amante delle 5 Terre e della vita agreste. E’dal 2009 comunque che esiste ufficialmente l’azienda. Produce circa 1200 bottiglie l’anno,8 mila metri di terreni sparsi di vigne soprattutto “a pergola” che il padre aveva acquistato rientrato in Italia. Ha ancora qualcuna delle riserve:2002,2003, 2004.Degustando il suo sciacchetrà col formaggio erborinato dal contrasto si sente l’ambra carico, il profumo di cuoio e delle erbe aromatiche e la sapidità frutto delle vigne a picco sul mare.Le sfumature, l’intensità si notano facendo una verticale con le varie riserve.

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