venerdì 18 dicembre 2009

AZIENDA AGRICOLA BIOLOGICA POGGIO MARINO
Questa sì è viticoltura eroica! Simona Rupeno di Soldano(IM), dolce signora in attesa del suo secondo bimbo, macina giornalmente da 4 anni chilometri su chilometri in auto di strada impervia in parte non asfaltata per raggiungere le sue due vigne, coltivate con metodo bio, a San Biagio della Cima, nel selvaggio entroterra imperiese.Ne ha ripresa una vecchia di un nettare che sta per scomparire: il rossese bianco dal colore d’ambra e dal gusto di mandorla e mela secca, vino da tavola (in attesa dell’IGT). Produce 200 bottiglie, introvabili, andate a ruba per la loro bontà. Rimangono, ma ancora per poco, quelle di rosso rossese di Dolceacqua doc(molto equilibrato, profumato, ma con garbo). Ha solo 8mila m. di vigneti, regno dei cinghiali e dei corvi, che coltiva da sola con l’ausilio part time del marito fabbro.La pendenza è buona, il terreno calcareo argilloso: uno vista mare, l’altro, assolato, delle montagne. Sono ambedue circondati da una parte da boschi di fitta macchia mediterranea:timo, rosmarino, ginestra selvatica,cisto, dall’altra dai suoi ulivi. E gli profumi si riscontrano nei due vini. Lavora tutto in acciaio
ASSAGGIO
Rossese di Dolceacqua doc azienda agricola biologica Poggio Marino xxxx

HOTEL RISTORANTE LAGO BIN- Rocchetta Nervina (IM)
Gli amanti della cacciagione qui “vanno a nozze”:antipasti di prosciutto e salamini di cinghiale, taglierini al sugo di camoscio, ravioli al coniglio della nonna, lumache in umido…menu degustazione:30€, gastronomico:35€
Hotel Ristorante Lago Bin –Rocchetta Nervina tel.0184.207108

venerdì 4 dicembre 2009

LA COLOMBERA

LA COLOMBERA
Piercarlo ed Elisa Semino, padre e figlia. Producono sulle colline tortonesi (AL), in una natura incontaminata, vino, frutta (straordinarie le pesche sciroppate di Volpedo )e cereali nell’azienda agricola La Colombera(vecchia cascina) a 250m. di Vho di Tortona. 22 ettari di vigna di terreno minerale argilloso chiaro e scuro. E’stato il nonno di Elisa,piantando il nibio negli anni ’30 del‘900, a cominciare l’avventura vinicola e figlio e nipote sono riusciti con impegno instancabile ad interpretare al meglio la materia prima con grande selezione in vigna. I vini sono il frutto di un singolo vigneto(tranne il timorasso Derthona): cortese(Colli tortonesi Bricco Bartolomeo in purezza,minerale, meno fruttato e delicato del Gavi), timorasso(il cru Montino rappresenta lo stile de La Colombiera e il Derthona da uva di 4 vigneti diversi che portano perciò complessità nel vino e vinificazione identica),croatina (l’arché, classico rosso regionale, facile a coltivarsi, che si adatta a tutti i climi), barbera(vegia rampana ed Elisa, la vigna più vecchia e più buona), nibio (suciaja, siccità, da vigna siccitosa).I rossi hanno tutti un passaggio in legno, barriques o tonneaux.

ASSAGGI
Montino timorasso la Colombera Colli tortonesi xxxx
Elisa barbera la Colombera xxx

martedì 17 novembre 2009

go wine

SAVE THE DATE
mercolEdi’ 25 novembre 2009

STARHOTEL PRESIDENT****– Sala Colombo
Corte Lambruschini, 4 - Genova

“IL SOAVE DEI GRANDI CRU”

Serata di presentazione e banco d’assaggio
a cura del
Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave


Programma:
Ore 18.00 Conferenza Stampa.
Ore 18.30 - 22.00: Apertura Banco d’Assaggio - presenti le aziende.

Il Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave, d’intesa con l’Associazione Go Wine e l’Associazione Strada del Vino Soave, promuove a Genova una serata dedicata al vino Soave, fra i protagonisti della viticoltura del Veneto e testimone di storia e cultura viticola (le origini risalgono al V secolo in un epistola di Cassiodoro). In degustazione saranno presentati il Soave, il Soave Classico, il Soave Superiore (DOCG dal 2002) ed il Recioto di Soave (primo vino veneto ad ottenere, nel 1998, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Parteciperanno alla serata e animeranno il banco d’assaggio le aziende aderenti al Consorzio.
La degustazione sarà accompagnata da una selezione di prodotti tipici proposti dai soci dell’Associazione Strada del Vino Soave.
Comunicheremo nei prossimi giorni l’elenco delle Aziende partecipanti al banco d’assaggio.

Per una migliore accoglienza consigliamo l'accredito alla serata.
Segreteria e Coordinamento della serata:
Associazione Go Wine – Tel. 0173/364631 Fax 0173/361147 e.mail: stampa.eventi@gowinet.it

Per operatori: ingresso gratuito - Per il pubblico: il costo simbolico della degustazione è di €5,00.

Silvia Pezzuto Ufficio Eventi Go Wine Tel. 0173 364631 fax. 0173 361147stampa.eventi1@gowinet.itwww.gowinet.itSAVE THE DATE
mercolEdi’ 25 novembre 2009

sabato 14 novembre 2009

rugrà

RUGRA’
Nel Monferrato è stato recuperato non molti anni fa il nibio, vecchio vitigno autoctono un po’misterioso della famiglia del dolcetto, noto ed apprezzato nell’800.Per studiarlo,con l’aiuto della Regione Piemonte, tutelarlo e salvaguardarlo, è nata a Tassarolo (AL),nel gavese, l’associazione“Terra del nibio”. L’Azienda agricola biologica“Rugra’ di Luigia Zucchi, dal nome della località dai dolci declivi tappezzati di vigne, ne è membro.Appassionta vignaiola, da 12 anni ha 2 ettari di terreno vitato circondato da boschi, compatto, in parte d’argilla rossa che dà struttura, corpo al vino.Qui comandano i rossi Monferrato doc: il Picula rusa, peduncolo rosa (il nibio), il merlot Rosso di bosco, il nebbiolo in purezza Scajeta(soprannome del nonno del marito),l’uvaggio di merlot e nebbiolo Duerè (il francese e l’italiano).Eccezione:il famoso bianco gavi docg. Il nibio è rosso rubino intenso con riflessi violacei, profumi intensi di frutti di bosco, lamponi, more,prugne, tannini ben marcati, buona acidità e molto raffinato. Lo affina in botti di rovere francese. Matura molto precocemente e infatti la vendemmia è anticipata. Molto particolare è il Duerè, assemblaggio dei due grandi re dei vini che assieme permettono una facile beva e i cui colori e profumi si integrano.

lunedì 9 novembre 2009

sml

Il mio lavoro, per il Comune di Santa Margherita, continua. La ricerca di antiche ricette con le interviste ai ristoratori (ex e attuali) che tutti sono molto carini e disponibili. Spero presto di "tirare le fila" e di decidere insieme ad Alberto per un "PIATTO" che caratterizzi la città.Oggi andrò dallo zio di Silvana, ex ristoratore (Bassa prora) e vedremo quali indicazioni e ricette mi darà.

liquoreria

Giovedì scorso, successone a Genova alla presentazione del mio libro. I miei cari amici vignaioli liguri, malgrado il tempo non dei migliori, sono venuti tutti col loro vino (a parte l'influenzato Forlini Cappellini e il super impegnato senatore). La presentazione dell'editore Termanini è stata fantastica, in sintonia con ciò che penso ed ho espresso nel libro. Sono veramente soddisfatta. Finalmente! Dopo tutti gli sforzi fatti, era ora!

venerdì 30 ottobre 2009

La cultura della Barbera
formula Iuri dal Monferrato
GIOVANNA BENETTI
«CREDO nel lavoro dei piccoli produttori legati
al territorio. La dimensione della piccola produzione,
può, infatti, consentire qualità
straordinarie non omologate a un gusto tradizionale» mi
ha detto il giornalista Gad Lerner. Uno di questi, figlio e nipote
di vignerons, è Fabrizio Iuli. È socio della Cantina viticoltori
del Monferrato con la sorella Cristina e con Umberta,
moglie di Gad, a Montaldo di Cerrina (Alessandria).
Ha sposato le idee di Gad: «Il futuro è nella qualità, nella
tutela delle specie in via di estinzione, nel valorizzare le
tradizioni e la cultura». Il
vino di punta: una distinguibilissima
straordinaria
barbera doc del Monferrato
Superiore, Barabba (si
accompagna bene al termine
barbera e ricorda il
personaggio biblico salvato
dalla morte al posto di
Cristo). Molto fresca, fine,
elegante, minerale. Sta in
barriques nuove 3 anni e
subisce parecchi travasi.
Ne produce altre 2: Umberta (giovane), barbera base e Rossore
(bevuta, lascia un po’ di rossore sulle guance). Amante
della Borgogna fa anche un pinot nero, Nino, e un uvaggio
di nebbiolo e barbera, Malidea Monferrato rosso doc.
SE IL MENÙ È SCRITTO IN PAGELLA
Il locale è in un’ex scuola elementare col
menu trascritto in pagella. Tonno di coniglio,
tartrà e salsiccia, maltagliati porro-acciughe.
Osteria Le Corte, Odalengo Grande (Al), fraz.
Vallestura. Tel. 3398645585 Aperto venerdì e
sabato sera, domen. pranzo. Minimenu 27€

martedì 27 ottobre 2009

nibio

Nella terra del Gavi, quindi del bianco, sta ritornando in auge un rosso autoctono: il nibio dal picciolo rosso. Non si sa come mai si chiami così, perchè non ha nulla a che fare col nebbiolo. Nell'800 era considerata un'uva eccellente, poi praticamente quasi estinta.Il Comune di Tassarolo vicino a Gavi, ha avviato uno studio assieme al centro sperimentale vitivinicolo Tenuta Cannona della Regione Piemonte e nel 2007 è nata l'Associazione "TERRA DEL NIBIO" per tutelarlo e valorizzarlo. Ha un colore rosso rubino intenso con riflessi violacei,pofumo complesso di frutti di bosco,lamponi, more e prugne, gusto intenso

Altro non posso dire,uscirà prossimamente il pezzo su Repubblica

giovedì 22 ottobre 2009

Ebbene sì, sono un po' una lazzerona ho trascurato il mio blog, ma nessuno interviene e allora...Bravi i vignaioli liguri 5 hanno preso i 3 bicchieri del Gambero rosso, speriamo che l'anno prossimo siano ancora di +. Il 5 novembre a Genova presenterò il mio libro (di nuovo direte!), forse, spero, per la penultima volta! Invierò a tutti l'invito. L'italian style è sempre di moda?!? Mah, a mio parere è un po' in crisi, ma l'enogastronomia, la cucina, il vino italiani sembrerebbero sempre andare bene. Dipende dalla qualità, dalla serietà del prodotto, è sempre tutto lì!

lunedì 5 ottobre 2009

Vorrei vivere in un bel paese povero/ricco soltanto di calore umano/ con case antiche e mura screpolate/tra gente che saluta anche all'estraneo. /Vorrei ascoltare i canti del paese, passare le notti in un'osteria/vedere l'alba sorgere al mattino/ un po' assonnato, ma in giusta compagnia/ voglio vedere i bimbi dentro l'orto rubare le albicocche del curato. Voglio ascoltare il sindaco in piazza parlare del raccolto come è andato/Voglio comprare il latte del vaccaro/ sentire il raglio di una vecchia mula /vedere le galline razzolare/seduto all'ombra sotto il pergolato/voglio vivere in quel paese povero!/voglio essere ricco come loro!/voglio una casa antica e screpolata

Poesiola scritta alla fine degli anni '70 a Bussana Vecchia
Un po'talebana, ma il calore umano, gente che saluta l'estraneo...non è male!

venerdì 2 ottobre 2009

Gennaro Iorio

Giornata molto piacevole quella di ieri. Ho conosciuto un napoletano verace, Gennaro Iorio, che vive ormai da una vita in Costa Azzurra (lavora, però, a Montecarlo). Grande esperto di vini per passione (solo per passione) ha deciso di fondare una Società "Terra dei Doria" assieme a Gianni Guglielmi (Azienda Poggi dell'Elmo e a Biamonti (non ricordo se il fratello o il cugino) nell'estremo ponente ligure, a Soldano.Ma è l'intento dell'azienda il fattore importante: produrre un rossese (di Dolceacqua) di un certo corpo, di una certa struttura e durata lavorando sooprattutto in vigna e minimamente in cantina. Ce la farà? Quello che ho bevuto dalla barrique mi ha colpita. E' molto particolare. Un rossese così, lo confesso, non l'avevo mai bevuto! e fa anche il rosése(un rosato) di rossese. Speriamo che il tutto venga capito, apprezzato (soprattutto il discorso "barrique"!)

lunedì 21 settembre 2009

FORESTA

L'abbandono delle zone di montagna da parte degli abitanti (in particolare allevatori) e di conseguenza la mancanza di manutenzione dei boschi e dei prati ha provocato l'arrivo della boscaglia:le stalle, gli alpeggi, i pascoli, i fienili, le praterie, addirittura le strade e i sentieri, tutto è andato distrutto. L'acqua, per esempio, non trova + ostacoli, le scarpate diventano colate di fango, i canali di deflusso saltano. Paolo Rumiz su "Repubblica" di ieri (20 settembre) racconta dell'aumento della superficie boschiva soprattutto in Italia. Se vogliamo salvarci dal degrado e dall'aumento sempre maggiore della foresta selvaggia dobbiamo riportare in montagna i pastori.
La Liguria frana e brucia perché la giungla ha invaso i terrazzamenti secolari costruiti dall'uomo. La montagna se abitata e perciò ben tenuta è ricchezza. L'inselvatichimento provoca incendi e la sempre maggiore diffusione di lupi e cinghiali.
L'avanzata della foresta è una pestilenza ancora + grave della cementificazione.
La mostra comunale,per esempio, della mucca cabannina di Rezzoaglio,quest'anno a causa della crisi non è stata neppure organizzata. Il latte viene pagato troppo poco, le stalle chiudono e gli allevatori giovani sfiduciati si arrendono e se ne vanno. Come s'è detto sopra con lo spopolamento viene a mancare l'intervento protettivo dell'uomo sul territorio.

giovedì 17 settembre 2009

vitigni autoctoni o internazionali?

I vini sono nati nel Caucaso, allora perchè continuiamo sempre a domandarci: se è meglio recuperare un autoctono o piantare un internazionale?
L'importante,a mio parere, è mantenere la diversità e quella la si ha producendo anche quelli "piccoli", a rischio estinzione. In Liguria: il ciliegiolo, il bruciapagliai, la bianchetta, l'Ormeasco,ecc.ecc. In Piemonte (io che ho un debole per i bianchi) il timorasso. Walter Massa, Claudio Mariotto e poi ho assaggiato dalla botte quello della Cascina I carpini di Paolo Ghislandi, delizioso!
Piccolo, di qualità,evviva!

martedì 15 settembre 2009

expo

Ho provato un pochino di delusione domenica quando sono andata a visitare l'Expo della Valle Stura a Rossiglione. La gente non era moltissima, anzi, ma c'erano pochi espositori enogastronomici (si contavano sulle dita di una mano). Mi hanno detto che l'anno scorso era molto + ricca. Non so, ma, sarà la crisi (costa troppo l'affitto dello stand?!?). In pochi minuti si poteva visitare tutto!
Simpatica, invece, è stata l'idea di poter visitare col pulmino la magnifica Badia di Tiglieto (vale veramente una visita), la cittadina di Campo Ligure e le più note aziende agrituristiche locali (tutto gratuitamente).
E ancora + piacevole è stata la possibilità di arrivare da Genova col treno d'epoca con locomotiva (purtroppo non a vapore) del 1936
Gegè

venerdì 11 settembre 2009

facebook-salvaguardia delle proprie radici

Buongiorno, carissimi da oggi sono anche su Facebook (indirizzo:giovannabenetti@yahoo.it).
Spero che mi sarà utile.
Cambiando discorso domenica andrò (incendi permettendo) con un treno d'epoca a Rossiglione all'expo Valle Stura . Mi faranno vedere come si fa il formaggio...verranno presentati tutti i prodotti gastronomici locali.. e in +ci sarà la possibilità di fare la gita a Tiglieto e a Campo Ligure.
Ripeto: tempo brutto e incendi spero se ne stiano alla larga.
I miei amici vignaioli invece sono in ballo con la vendemmia. Dovrebbe essere eccezionale, speriamo!
A LA PROCHAINE!
gegè

mercoledì 9 settembre 2009

BIOLOGICO

Vino bio: + di 30 mila ettari di vigne in Italia sono ormai coltivati biologicamente (il 20% della superficie vinicola totale). La Toscana è in testa con ben 6 mila ettari e + di 1000 aziende coltivano biologico. Ma come mai, mi domando io, alcune persone del settore sono ancora scettiche sul bio? Perché non credono si possa coltivare le vigne senza l'uso dei prodotti chimici e seguire, assecondare la natura senza aggredirla? Chi l'ha detto che quando si ammalano le piante è necessario intervenire con la chimica?
Hanno forse provato a non usarla (e sono stati costretti a riutilizzarla) per essere così scettici, senon categorici?
Mi piacerebbe che qualcuno dell'uno e dell'altro "campo" intervenisse
Gegè

venerdì 4 settembre 2009

Confesso che ho un debole per il Ministro Luca Zaia.Spesso sono in completo accordo con lui e soprattutto in questi giorni. Finalmente c'è qualcuno che "conta" politicamente che sostiene che bere 2 bicchieri di vino non "altera" una persona al punto da "divenire un pericolo pubblico al volante". Se uno non mescola 2 bicchieri di vino, appunto, con sostanze stupefacenti, altri alcolici o medicine che vietano la guida (antidepressivi, tranquillanti, certi antistaminici, ecc.ecc.) non vedo quale pericolo possa arrecare.
Spesso, piuttosto, gli automobilisti o i motociclisti sfrecciano (da sobri) sulle strade cittadine e non rispettano il codice della strada. C'è forse qualcuno (in auto o in moto) in Italia che si ferma sulle strisce? Quanta gente è morta o è finita all'ospedale per questo motivo. Non ho mai visto un vigile fischiare un automobilista che non rispetta lo stop alle strisce pedonali.
E' veramente scandaloso. Questo è vergognoso...

martedì 1 settembre 2009

cortina

Cortina, perla delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell'umanità per l'Unesco. Anche lì costruiscono o ristrutturano in modo scriteriato! Mia madre mi ha detto che di fronte all'hotel Savoia hanno ristrutturato in stile ampezzano (facciata, pareti esterne,tutto in legno), ma la costruzione è massiccia e pare sia un "colpo allo stomaco"! Un blocco informe di legno!
E su al Pocol stanno costruendo una palazzina che toglie completamente la visuale alla casa che c'è dietro ad una distanza estremamente ravvicinata!
Anche a Cortina si rischia di rovinare il paesaggio!
A chi giova? Solo a certi miopi costruttori edili che non vedono al di là del loro naso!

domenica 30 agosto 2009

cantine

Girando per cantine, alcune mini quanto una casa di bambola, altre talmente grandi da poter diventare set per ricevimenti nuziali, apprezzo innanzitutto l'ambientazione (quelle vecchie in pietra a vista o l'ex chiesa di Mandino Cane, re del rossese, sono le mie preferite),oltre alle attrezzature, non sento proprio la necessità di vederne costruite nuove di "pacca"da grandi architetti italiani o stranieri. Ora è di moda tra i ricchi (o gli arricchiti snob) in Italia e all'estero farsi costruire una cantina mega che costa immagino cifre assurde. Io preferirei, se fossi un vigneron, interessarmi affinché il mio vino venga buono. Quello è importante, il resto conta relativamente.
L'apparenza continua a preoccupare più della sostanza!

mercoledì 26 agosto 2009

Purtroppo succede ai neofiti (anche in altri "campi") che senza volerlo si montino la testa ai complimenti. Tutto qui...

martedì 25 agosto 2009

prosecco

Leggo tratto dal giornale "Il Gazzettino": "La terra avvelenata del Prosecco"3 milioni di fitofarmaci sparsi sulle colline del prosecco (che hanno provocato la morte di molti animali selvatici) in un solo anno assieme a pesticidi e insetticidi. Complimenti ai VIGNAIOLI del prosecco per la loro etica, amore e rispetto per la natura. Ma bravi c'è di che essere orgogliosi di essere veneti. Continuate così. Forse che credete di fare fessi oltre che gli italiani anche gli stranieri? La nostra nomea di imbroglioni è meritata.
Coloro che dovrebbero rappresentare al meglio l'Italia la infangano in questo modo. E chi ha adesso il coraggio di proporre il prosecco fuori Italia?
E che dire del proprietario dei Bagni Tiberio di Capri che come passatempo buttava a mare migliaia e migliaia di bottiglie di vetro ritrovate tutte sul fondo marino?
Sempre a Capri hanno addirittura chiuso la Grotta Azzurra giusto stamane a causa delle chiazze di sporcizia, degli odori nauseabondi e delle reazioni (bruciori agli occhi) che provocano questi liquami.
Allegria! Di male in peggio!

domenica 23 agosto 2009

5 terre

Ieri ho conosciuto un nuovo vignaiolo nelle 5 Terre. E' di Manarola, ha la cantina da un anno solo, ma mi sembra ben intenzionato a fare il vino "correttamente".L'ho bevuto ed è notevole. Speriamo mantenga questo livello e anche "non si monti la testa", ma non mi sembra il tipo.Mi ha fatto un'ottima impressione. Fa sempre piacere scoprire nuovi giovani intenzionati a lavorare in agricoltura, nella viticoltura in particolare.
Sono stata anche a mangiare, sempre a Manarola, in una trattoria dove avevo mangiato 3 anni fa. La gestione è cambiata (ora comanda il figlio con il socio), si mangia meglio (complimenti al cuoco!). Quello che non è cambiato è il panorama sempre da urlo (terrazzino microscopico molto ambito).

martedì 11 agosto 2009

circolo culturale-gastronomico

Ho saputo ascoltando il tg regionale che c'è in provincia di La Spezia un circolo culturale-gastronomico. Lo devo cercare in Internet e poi vedo di mettermi in contatto con qualcuno dei soci. Tutto oggigiorno vien posto sotto il termine generico di "cultura",parola di cui si abusa. Ma le proprie radici, la storia della terra dove si è nati e dove si vive, i racconti dei nostri vecchi sono le nostre fondamenta. Senza tutto ciò noi non siamo nulla, se non degli sbandati senza futuro. E proprio oggi che ci troviamo in un mondo globalizzato, perennemente a contatto con popoli di diverse razze, religioni, culture abbiamo la necessità di conoscere ancor meglio la nostra per poterci confrontare. Assolutamente confrontare con modestia, non ponendoci su un gradino di superiorità, perchè non è affatto vero che noi siamo "superiori" agli altri, siamo diversi, ma non per questo superiori! (anzi!)
Gegè

sabato 8 agosto 2009

vignaioli del Ponente e del Levante

Ieri pomeriggio,per ben 4 ore, alla Cantina du pusu di Rapallo del mio amico Giovanni abbiamo bevuto, mangiato e parlato di vino assieme a un sacco di gente simpatica. L'ambiente dei vignaioli, degli amanti del vino e di coloro che ci ruotano attorno è ancora, a mio parere, meno artefatto, falso, di molti altri. Qui non si può barare. Un vino si capisce subito se è ben fatto, se è fatto con amore. E quello di Vladimiro è da bersi, da godersi in giusta compagnia (ebbene sì ,lo ammetto, sono epicurea, come dice il mo amico Rino). Molte persone sono entrate, hanno degustato il vino,assaggiato meravigliosa focaccia semplice e alla salvia, si sono fermate a ciacolare e hanno anche sentito parlare del mio libro. E, all'improvviso, inaspettato, è "uscito dal cilindro", o meglio è entrato in enoteca "niente po' po' di meno che"... Walter De Batté. Il re dello sciacchetrà. Il mio amico vignaiolo, che stimo tantissimo per le sue battaglie, per le sue sperimentazioni enologiche...
Mi sono proprio divertita!

lunedì 3 agosto 2009

"Il partito del cemento" di Preve e Sansa, la Liguria passata al setaccio da questi colleghi d'assalto che con grande sofferenza, in quanto amano la loro terra, raccontano gli intrighi politici, finanziari, bancari che vi avvengono.
La costa ormai è deturpata, speriamo che almeno l'entroterra riesca a salvarsi.
Bisogna che le associazioni di cittadini anti-cemento staino vicini ai sindaci che vogliono salvaguardare il territorio.

domenica 2 agosto 2009

Parliamo un po' dei vignaioli. Molti giovani vignerons hanno deciso, per passione e per migliorare le loro entrate, di aprire nei loro poderi dei bed and breakfast o degli agriturismi. Ciò permette loro anche di fare nuove conoscenze, esperienze di vita. Molti sono gli stranieri che prediligono l'agriturismo all'albergo classico. Possono stare maggiormente a contatto con la natura in piena libertà. Gli italiani, invece, molto spesso sono ancora legati alla vacanza classica marina (di spiaggia) o montana.
Ci sono agriturismi in piena campagna, o comunque vicini al mare o in montagna che offrono la possibilità di svolgere molte attività: l'andare a cavallo, seguire dei corsi di cucina, svolgere attività rilassanti (yoga, discipline sportive orientali ...), o che hanno al loro interno centri benessere per "remise en forme".
Da una ventina di anni inoltre sono nate all'interno degli stessi agriturismi le fattorie didattiche che avvicinano i bambini (in particolare di città) alla vita di campagna. Conoscere le piante, gli animali....
Al giorno d'oggi molti sono i "turismi": quello marino, il montano, il religioso, lo scolastico, l'ecocompatibile, non c'è che l'imbarazzo della scelta, ce n'è per tutti i gusti. E la concorrenza è spietata. Bisogna specializzarsi e i vignaioli permettono, per esempio, di partecipare alla vendemmia, o alcuni ,in Alto Adige in particolare, propongono pacchetti con inclusi massaggi con prodotti derivanti dall'uva.
Lontano dalla pazza folla vacanziera, dallo smog e dallo stress cittadini

giovedì 30 luglio 2009

Bravi i ragazzi della "Cooperativa il giardino del borgo" di San Fruttuoso di Camogli. E' + o - da una decina di anni che li sostengo e ne vale la pena! Leggere il mio pezzo su di loro in www.tigulliovino.it
Gegè

mercoledì 29 luglio 2009

Buongiorno a tutti, il pomeriggio di ieri è avvenuto uno di quegli incontri per cui vale la pena di vivere. C'è stata a Villa Durazzo nell'ambito della manifestazione dell Tigulliana la premiazione di due persone a dir poco magnifiche grandi amici fra loro:Don Andrea Gallo e Moni Ovadia. Fede ed impegno civile.
"Tutti- esordisce Moni- dovrebbero impegnarsi nelle Grandi Questioni del vivere e invece io, profugo ebreo e Don Gallo, prete da marciapiede, siamo minoranza....Fondamentale è la capacità di guardare agli altri e il cammino lo si deve fare col proprio prossimo".
"Il potere-continua-anche il migliore, elude le grandi questioni e porta al privilegio e promette e non mantiene. E' l'umanità umile, semplice che porta alla giustizia".
"Quando ho visto per la prima volta in TV Don Gallo ho capito che qualche cosa si può ancora fare in questo nostro mondo e una volta che ci saimo conosciuti siamo diventati amici, un legame indissolubile ci lega".
"Moni -dice Don Gallo-è come me legato agli umili, agli ultimi...e io sono venuto per servire, non per essere servito.Vorrei oggi un Cristianesimo liberatore. Ho il Vangelo in una mano e la costituzione repubblicana nell'altra. Da 39 anni c'è la mia Comunità(San Benedetto al Porto). "Dal letame sbocciano i fiori" dice De André e io-prosegue Don Gallo-dò voce agli ultimi, agli emarginati, ai fragili.Quest'anno ho fatto 50 anni di sacerdozio, vorrebbero che io mi ritirassi, ma la Comunità è al mia vita!"
La gente presente alla Villa è attenta, non perde una battuta, non si sente neppure "volare una mosca" . L'atmosfera è incantata, è un momento magico!
Moni racconta che sta presentando a teatro una sua versione del "Mercante di Venezia" di Shakespeare, pièce che gli ha dato un grande insegnamento: "c'è un solo essere umano. Non si può negare l'umanità di nessuno. L'umanità o si redime tutta o si condanna tutta assieme. E tutti noi ne siamo responsabili e siamo responsabili anche delle carogne, dei criminali i quali hanno diritto anch'essi ad avere una difesa di un avvocato. Anche il più sgradevole degli esseri umani è umano!"
Don Gallo legge la poesia di un ragazzo intenzionato ad uccidersi che termina "non credo che il mondo stia morendo per mancanza di amore".
E Moni che non dimentichiamo è un profugo, dice che chi si accanisce contro gli stranieri è un criminale.Il Dio + potente di tutti i tempi è quello degli sfigati, degli ultimi e don Gallo è il prete degli ultimi...
Fantastico pomeriggio

lunedì 27 luglio 2009

Distruzione di alberi secolari. Nelle campagne pugliesi sono stati rubati (per abbellire ville)e distrutti (dagli stessi contadini, perchè poco produttivi) alberi di ulivi di 1500-3000 anni. Per fortuna multe pepate, grazie ad una legge regionale, hanno interrotto questo scempio in Puglia, ma non in Calabria. A Genova alberi secolari del parco dell'Acquasola verranno probabilmente distrutti per fare...un parcheggio!
Spesso non ha tutti i torti la natura violata a rivoltarsi contro di noi!
Gegè

domenica 26 luglio 2009

Perché l'Italia nei messaggi pubblicitari non si presenta in "toto", ma "spezzettata"? Ogni regione, per esempio, pubblicizza le sue magnifiche bellezze artistiche, paesaggistiche, ma non vedo mai una pubblicità dell'Italia "globale". La Grecia, la Turchia, per esempio, si presentano "unitariamente". A mio modesto parere così si perdono un mucchio di energie. Bisognerebbe che ci fosse maggiore sinergia tra le varie regioni italiane, maggiore visione di insieme e soprattutto + amore patrio. Farsi la guerra non serve a nulla. Tutti ci perdono.
Forse che il Veneto è più bello della Sicilia ?!? E chi lo dice?
Questo vale anche per i prodotti enogastronomici. E' giustissimo far conoscere all'estero l'olio pugliese o quello toscano, ma ci sono anche l'umbro, il ligure ,o il veneto. Ognuno ha le sue caratteristiche e la sua bontà . Il pane dell'Alto Adige è straordinario, ma anche il toscano e così per il vino o la birra.
A proposito di quest'ultima. E' buona, non c'è che dire, ma non bisogna scordarsi il vino. ci deve essere posto per tutti i gusti! Basta fare le cose bene, con amore! E farsi conoscere, aprirsi
Gegè

venerdì 24 luglio 2009

Consoliamoci del tempo orrendo, umido, nuvoloso, bevendoci sopra. Che ne dite di un bicchierino di sciacchetrà delle 5 Terre, della regione in cui vivo, o di un bicchierino di recioto della terra dove sono nata? E' una bella gara ...
Parteggio per i vini liguri che hanno ancora bisogno di farsi conoscere in Italia e all'estero. Che si pubblicizzino di + però!
Forza!
Gegè

giovedì 23 luglio 2009

"Svendono l'ltalia solo per fare cassa, per ricavare un utile immediato" così leggo nell'intervista pubblicata sul Corriere della Sera del 20 luglio alla Presidente del Fai (Fondo ambiente italiano)Giulia Maria Crespi .
L'Italia, dico io, è ricchissima di petrolio, non di quello posseduto dai paesi arabi, ovviamente. Il nostro petrolio sono le opere d'arte raccolte nei musei o a cielo aperto, i monumenti, i nostri paesaggi, panorami, la nostra varietà di flora, ecc.ecc. Che cosa lasceremo alle nuove generazioni, dato che stiamo distruggendo tutto? Ciò che abbiamo ereditato lo abbiamo avuto in prestito, ma lo abbiamo "venduto"! Chissà gli accidenti che ci manderanno i nostri nipoti!
E tutto per che cosa? Per quattrini!
Ma se già adesso il nostro turismo a causa della nostra miopia sta andando a bagno! I quattrini li stiamo perdendo così, oltre alle nostre radici...
Perfino i giapponesi ci hanno abbandonato perché offriamo prodotti scadenti a caro prezzo! E la ricerca delle spiagge e del mare pulito e della tranquillità è sempre più affannosa. C'è il bisogno, la necessità di avere almeno in vacanza un po' di quiete e di aria pura.
Svegliamoci, cerchiamo di capire quali sono le nostre ricchezze e teniamocele care!
Gegè
Ma che cosa comperiamo realmente quando andiamo a fare la spesa se anche i prodotti biologici che dovrebbero essere più "sani" di quelli cresciuti a pesticidi e altre porcherie chimiche, scopriamo che, per esempio, per arrivare sulla nostra tavola fanno migliaia di km. nei container? Non c'è nessuna garanzia neppure comperando quelli?
E io, ingenua, che credevo ci si potesse fidare almeno di quelli!
Se si pensasse al modo in cui vengono allevati gli animali (un tempo definiti "da cortile") o i pesci (nutriti a mangime animale) che quando si ammalano vengono imbottiti di antibiotici non si mangerebbe +!
E io che mi curo con la medicina omeopatica e cerco di non prendere antibiotici, magari li assumo, senza saperlo, mangiando pesce o carne.
Che allegria!
gegè

mercoledì 22 luglio 2009

gegè la sommelliera

Sono una giornalista enogastronomica. Mi piace mangiare bene da sempre e ho sempre apprezzato anche un buon bicchier di vino. E' per questo che ho scelto di dedicarmi a questo settore con attenzione anche all'aspetto antropologico-culturale.
Ho però il desiderio di trattare tutto in modo soft e non troppo serioso. Voglio divertirmi e divertire trattando di questi temi, ma sono aperta anche a scrivere e a dialogare d'altro.
gegè la sommelliera