mercoledì 29 luglio 2009

Buongiorno a tutti, il pomeriggio di ieri è avvenuto uno di quegli incontri per cui vale la pena di vivere. C'è stata a Villa Durazzo nell'ambito della manifestazione dell Tigulliana la premiazione di due persone a dir poco magnifiche grandi amici fra loro:Don Andrea Gallo e Moni Ovadia. Fede ed impegno civile.
"Tutti- esordisce Moni- dovrebbero impegnarsi nelle Grandi Questioni del vivere e invece io, profugo ebreo e Don Gallo, prete da marciapiede, siamo minoranza....Fondamentale è la capacità di guardare agli altri e il cammino lo si deve fare col proprio prossimo".
"Il potere-continua-anche il migliore, elude le grandi questioni e porta al privilegio e promette e non mantiene. E' l'umanità umile, semplice che porta alla giustizia".
"Quando ho visto per la prima volta in TV Don Gallo ho capito che qualche cosa si può ancora fare in questo nostro mondo e una volta che ci saimo conosciuti siamo diventati amici, un legame indissolubile ci lega".
"Moni -dice Don Gallo-è come me legato agli umili, agli ultimi...e io sono venuto per servire, non per essere servito.Vorrei oggi un Cristianesimo liberatore. Ho il Vangelo in una mano e la costituzione repubblicana nell'altra. Da 39 anni c'è la mia Comunità(San Benedetto al Porto). "Dal letame sbocciano i fiori" dice De André e io-prosegue Don Gallo-dò voce agli ultimi, agli emarginati, ai fragili.Quest'anno ho fatto 50 anni di sacerdozio, vorrebbero che io mi ritirassi, ma la Comunità è al mia vita!"
La gente presente alla Villa è attenta, non perde una battuta, non si sente neppure "volare una mosca" . L'atmosfera è incantata, è un momento magico!
Moni racconta che sta presentando a teatro una sua versione del "Mercante di Venezia" di Shakespeare, pièce che gli ha dato un grande insegnamento: "c'è un solo essere umano. Non si può negare l'umanità di nessuno. L'umanità o si redime tutta o si condanna tutta assieme. E tutti noi ne siamo responsabili e siamo responsabili anche delle carogne, dei criminali i quali hanno diritto anch'essi ad avere una difesa di un avvocato. Anche il più sgradevole degli esseri umani è umano!"
Don Gallo legge la poesia di un ragazzo intenzionato ad uccidersi che termina "non credo che il mondo stia morendo per mancanza di amore".
E Moni che non dimentichiamo è un profugo, dice che chi si accanisce contro gli stranieri è un criminale.Il Dio + potente di tutti i tempi è quello degli sfigati, degli ultimi e don Gallo è il prete degli ultimi...
Fantastico pomeriggio

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